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Agevolazioni fiscali per il rientro in Italia di docenti e ricercatori – Aggiornamenti

Il “Decreto Crescita” (legge n. 58 del 28 giugno 2019) ha introdotto nel 2019 agevolazioni fiscali per contrastare il fenomeno dei flussi migratori in uscita dal paese e contestualmente favorire il rientro in Italia di cittadini residenti all’estero. Nello specifico si trattava di benefici fiscali in favore di lavoratori, docenti e ricercatori, nonché di pensionati e sportivi professionisti che avessero deciso di trasferire la propria residenza in Italia (vd news sul decreto Crescita del 2019).

Tre nuovi documenti predisposti nel 2022 completano le informazioni riguardanti le agevolazioni fiscali a favore di docenti e ricercatori.

La circolare 17E dell’Agenzia delle entrate chiarisce alcuni dubbi interpretativi circa l’opzione per l’estensione degli incentivi per docenti e ricercatori (di cui all’articolo 44 del D.L. 31 maggio 2010 n. 78 – Articolo 1, comma 763, della legge 30 dicembre 2021, n. 234 – Legge di Bilancio 2022).

Il decreto per la “mobilità di docenti e ricercatori” del Ministero dell’Università e della Ricerca (decreto MUR nr. 367 del 29 aprile 2022) contiene modalità attuative per le chiamate nelle università e negli enti pubblici di ricerca, prevedendo la possibilità di chiamata anche di studiosi che sono impegnati da almeno 5 anni in attività di ricerca o di insegnamento presso università straniere.

Il decreto n. 445 del 06 maggio 2022 del Ministero dell’Università e della Ricerca prevede l’assegnazione alle Istituzioni universitarie statali delle risorse destinate all’attivazione di 4 piani straordinari per il reclutamento di professori universitari, ricercatori e personale tecnico-amministrativo delle Università per il periodo 2022-2026.

Si ricorda che l’effettiva applicazione dei benefici fiscali dipende dalla situazione personale di ciascun contribuente e che fanno fede i testi normativi e le istruzioni fornite sul sito web dell’Agenzia delle Entrate.