L’Ambasciatore Stefano Nicoletti ha preso parte oggi all’inaugurazione del nuovo Centro di ricerca per la tecnologia del calcestruzzo sostenibile di Mapei, alla presenza del Ministro norvegese dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, Nils Kristen Sandtrøen, degli AD Veronica e Marco Squinzi, del management della controllata norvegese e delle autorità locali.
Il Centro di ricerca, situato nella municipalità di Nord-Odal (70 chilometri a nord di Oslo), è il frutto di un investimento pari a più di 10 milioni di euro realizzato con il sostegno di Innovation Norway, l’Agenzia norvegese per l’innovazione e lo sviluppo. Il progetto punta a contribuire – attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie per diminuire le emissioni di anidride carbonica nella produzione del calcestruzzo – a una riduzione di oltre 450.000 tonnellate di CO₂, pari al 7,5% dei tagli alle emissioni richiesti all’industria continentale norvegese entro il 2030.
Il Gruppo Mapei, azienda italiana leader nel settore dell’industria chimica per l’edilizia, è presente in 59 Paesi, ha una capacità produttiva di oltre cento stabilimenti e una rete di 39 centri di ricerca, coordinati dal laboratorio corporate di Milano.
Mapei ha avviato la sua attività in Norvegia nel 1999, con l’acquisizione di Rescon, specializzata nella produzione di additivi per calcestruzzo, impiegati principalmente in grandi progetti offshore. Dopo avere espanso progressivamente la sua attività nel Paese, la società impiega oggi in Norvegia 220 dipendenti, che contribuiscono alla realizzazione di un fatturato pari a circa 112 milioni di euro.
Nel suo intervento alla cerimonia del taglio del nastro, cui è seguito un tour guidato alle strutture del nuovo Centro, l’Ambasciatore Nicoletti ha sottolineato che “l’apertura del nuovo Centro R&S di Mapei conferma la società italiana tra le più dinamiche e significative realtà industriali del nostro Paese su questo mercato. La Norvegia condivide con l’Italia una lunga tradizione nel settore della ricerca di materiali sostenibili per l’edilizia e le costruzioni, e sono sicuro che il nuovo investimento di Mapei fornirà un contributo essenziale ai fini del raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni del Paese scandinavo nei settori hard to abate.” L’Ambasciatore ha inoltre evidenziato “la recente intensificazione del dialogo tra le autorità italiane e norvegesi al più alto livello, teso a creare le condizioni per un ulteriore approfondimento e sviluppo delle relazioni economiche, tecnologiche industriali bilaterali, che auspico possano stimolare nuove importanti iniziative di investimento sia in Italia che in Norvegia.”
“Il calcestruzzo è un materiale essenziale nelle costruzioni che conta, a livello globale, un consumo annuale di circa 30 miliardi di tonnellate[1], secondo solamente all’acqua, e contribuisce all’8% delle emissioni totali di CO₂”[2] – dichiara Marco Squinzi, amministratore delegato Mapei. “Per ridurre questo impatto mantenendo invariata la qualità e la durabilità del prodotto, Mapei lavorerà nel nuovo laboratorio di Sagstua, in coordinamento con il laboratorio corporate di Milano, a tre progetti innovativi: la produzione di cemento a basse emissioni di CO2, la produzione di calcestruzzo a basse emissioni di CO2 e l’aumento del suo riciclo nel processo industriale, a vantaggio di tutto il settore e dell’ambiente. Grazie alla nostra presenza globale, potremo, infatti, portare queste tecnologie anche in altri mercati, aumentando l’efficacia del loro impatto”.
“Per affrontare questa sfida è necessaria anche una stretta collaborazione tra pubblico e privato – aggiunge Veronica Squinzi”, amministratore delegato Mapei. “Fondamentale è una sensibilizzazione e educazione di tutta la filiera, fino al consumatore finale. Questo progetto, realizzato grazie alla cooperazione tra Mapei Norvegia e le istituzioni locali, è il risultato di quasi trent’anni di attività e di relazioni che hanno portato anche alla realizzazione di importanti progetti infrastrutturali come il Follobanen, il lungo tunnel ferroviario che collega Oslo a Ski, l’aeroporto di Bergen, o edifici per la cultura e la ricerca scientifica come la Oslo Opera House e il Global Seed Vault, il famoso ‘forziere dei semi del mondo’ situato nell’arcipelago delle Svalbard a circa 1.300 km dal Polo Nord. Progetti sfidanti e innovativi che hanno fatto crescere nella giusta direzione sia questo Paese sia la nostra azienda”.

[1] Fonte: Nature
[2] Fonte: World Economic Forum