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Evento economico-commerciale nella Residenza dell’Ambasciatore: presentazione dati sull’interscambio commerciale con la Norvegia nel 2013.

Martedì 8 aprile, nella Residenza dell’Ambasciata, ha avuto luogo una presentazione dei dati 2013 relativi all’import-export tra Italia e Norvegia. Nel corso l’evento  e’ stato inoltre effettuato un approfondimento sullo stato attuale dell’economia italiana ed un aggiornamento sull’Esposizione Universale di Milano del 2015. L’incontro ha riscosso vivo interesse ed apprezzamento da parte della qualificata platea comprendente esponenti della Confindustria norvegese, Banca Centrale di Norvegia, l’agenzia per l’assicurazione dei crediti all’esportazione GIEK, Camera di Commercio di Oslo, l’associazione Norsk-Italiensk Handelskammer, rappresentanti del Ministero dei Trasporti, Industria e Commercio, media (stampa e televisione) e  Ambasciate comunitarie.

Nella sua introduzione l’Ambasciatore Giorgio Novello ha illustrato l’andamento generale dell’economia italiana. Non nascondendo le sfide tuttora da affrontare, egli ha sottolineato i punti forza del nostro Paese, nona economia a livello globale e nono esportatore mondiale di merci. In particolare, sono stati ricordati i fondamentali finanziari sotto controllo: 


– basso debito privato e debito nazionale complessivo pubblico, di famiglie e delle imprese, inferiore a quello statunitense e giapponese, leggermente superiore a quello tedesco ed inferiore a quello degli altri grandi Paesi UE;  


– surplus primario del bilancio sostanzialmente mantenuto anche durante i peggiori momenti della crisi dell’area euro.


Volgendo lo sguardo all’economia reale l’Ambasciatore si è soffermato sulla competitivita’ delle imprese italiane, confermata dagli ultimi dati del WTO –UNCTAD Trade Performance Index e del Fondo Sovrano norvegese. Quest’ultimo ha  negli ultimi dodici mesi aumentato i propri investimenti nel nostro Paese sia nel settore equity che in quello dei titoli di stato. L’Ambasciatore Novello ha infine le caratteristiche fondamentali dell’andamento dell’interscambio commerciale italo-norvegese lasciando quindi la parola all’ l’Addetto Affari Economici e Commerciali, Giacomo Cosmi.


Quest’ultimo ha quindi presentato un suo articolato studio sulla composizione settoriale e merceologica dell’export italiano in Norvegia  a tre livelli di disaggregazione (macrosettori, settori e linee di prodotto), elaborato sulla base dei dati Statistics Norway attualmente disponibili.


Nella prima parte e’ stato evidenziato l’apporto dato a partire dal 2011  dal nostro export alla riduzione del deficit commerciale con la Norvegia. Rispetto a tre anni fa, le esportazioni italiane sono infatti cresciute di oltre il 18% ed il tasso di incremento e’ risultato maggiore anno dopo anno (+ 4% nel 2011, 7,5% nel 2012, 9,9% nel 2013). Nel 2013 l’Italia si e’ confermata il decimo fornitore della Norvegia (2 miliardi di euro esportati), registrando un tasso di crescita piu’ elevato dei Paesi che la precedono in questa classifica (ad esclusione degli Stati Uniti). Le imprese italiane stanno recuperando nel mercato norvegese in termini di performance e competitivita’ e in conseguenza di cio’, la quota di mercato italiana sul totale delle importazioni norvegesi di beni si attesta oggi intorno al 3% (nel 2011 era pari al 2,57%).   La presentazione si e’ in seguito focalizzata sull’apporto che singoli macro-settori hanno dato all’ottimo andamento delle vendite, caratterizzato da una complessiva espansione delle principali quattro macro-aree dell’export italiano in Norvegia: macchinari e mezzi di trasporto, prodotti agroalimentari e bevande, prodotti chimico-farmaceutici, e articoli manufatti. I risultati ottenuti hanno determinato un incremento del peso di questi macro-settori sia sul totale delle esportazioni italiane in Norvegia (passato complessivamente dall’80 al 98%), che della market share italiana sul totale importato in questo mercato per ciascuna delle voci sopracitate.


Oltre l’ottimo andamento del comparto macchinari (+13,9%) e dell’agroalimentare (+10,1%) , e’ stato rimarcata la ripresa degli articoli rientranti nella categoria miscellanea di articoli manufatti, all’interno del quale figurano importanti prodotti del made in Italy conosciuti ed apprezzati a livello mondiale. Per ciascun macro-settore sono stati individuati  i settori e, ad un livello di approfondimento sempre maggiore, le linee di prodotto alla base della crescita conseguita negli ultimi anni, con l’obiettivo di fornire alle controparti un preciso quadro dell’ampiezza della produzione italiana di successo in Norvegia: dai macchinari-componenti-prodotti per l’Oil & Gas al vino ed ai formaggi, passando per i medicamenti di vario tipo, i trattori, gli elicotteri, le calzature, l’arredamento fino agli elettrodomestici per la casa. L’ottima perfomance di questi anni e’ stata infatti il risultato di un’ottimale combinazione tra prodotti tradizionalmente “forti” ed affermati nella realta’ norvegese e “new entries” di sicura prospettiva, a conferma di una forte dinamicita’ del nostro tessuto imprenditoriale.


Tale dettagliata panoramica e’ stata estremamente utile per una piena comprensione da parte della platea delle opportunita’–prospettive che ancora sussistono per le nostre aziende in Norvegia in svariati settori di eccellenza dell’industria italiana nel mondo, che non hanno ancora espresso in Norvegia il loro potenziale (nonostante le rilevanti opportunita’ qui presenti). Su questa tematica si e’ incentrata la parte finale dell’intervento dell’Addetto Cosmi, che sulla base delle risultanze dell’indice Fortis – Corradini, ha segnalato ai partecipanti una selezionata lista di linee di prodotto in cui le nostre aziende sono prime al mondo per vendite e per le quali sussistono considerevoli margini di miglioramento in Norvegia (abbigliamento, nautica, gioielleria, occhiali, macchinari agricoli e per l’automazione industriale, macchine per il packaging, materiali per l’edilizia e arredamento di grandi spazi, etc…).


Il Consigliere Tommaso Andria ha infine inserito l’andamento del commercio bilaterale tra i due Paesi nel contesto internazionale piu’ ampio, menzionando in particolare la presidenza italiana dell’Unione Europea, l’importanza del TTIP, con l’auspicio di riuscire a concludere il negoziato entro il nostro semestre, e le prospettive del WTO dopo la tutto sommato positiva ministeriale di Bali. In particolare, partendo dalle innovazioni istituzionali introdotte dal Trattato di Lisbona in materia di politica commerciale comune, che hanno ulteriormente rafforzato la competenza esclusiva dell’Unione in questo settore, si e’ ricordato come la Presidenza italiana, anche per la coincidenza con il cambio al vertice delle diverse istituzioni, a cominciare dalla Commissione, potra’ svolgere un ruolo importante nell’assicurare continuita’ all’azione dell’UE durante il periodo di transizione, nonche’ costituire un punto di riferimento per i Paesi terzi, tra cui vi e’ anche la Norvegia.


Proprio per quanto riguarda la Norvegia, si e’ sottolineato come questo Governo stia seguendo con grande attenzione il negoziato TTIP, pur nei limiti derivanti dal fatto che la Norvegia non sia membro a pieno titolo dell’UE sebbene partecipi al mercato interno tramite l’Accordo sullo Spazio Economico Europeo. Infine, non e’ mancato un accenno all’evoluzione del negoziato per l’attuazione della Doha Development Agenda, rilanciato dopo l’esito della Ministeriale di Bali, a conferma del perdurante impegno dell’UE – e dell’Italia – per il completamento del Doha Round.


In conclusione di serata, l’Ambasciatore Novello è nuovamente intervenuto per presentare l’Expo di Milano ed alcune osservazioni finali concernenti il commercio internazionale come componente imprescindibile del sistema economico sia dell’Italia che della Norvegia; il buon grado di complementarieta’ tra i due Paesi; il ruolo crescente delle PMI, come confermato dalle recenti affermazioni delle imprese di Valvitalia e Rebaioli; la possibilita’ di miglioramenti ulteriori, in particolare quelli individuati dallo studio presentato nel corso dell’evento.


 


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