Secondo l’ONU, 1 donna su 3 al mondo
subisce violenze fisiche o sessuali nel corso della vita, 133 milioni di donne
e bambini hanno subito mutilazioni genitali femminili e 700 milioni di donne si
sono sposate quando erano ancora bambine, di cui 250 milioni prima di compiere
15 anni.
Gli episodi di violenza contro le donne si
verificano, in varia misura, in tutti i Paesi, società e culture, colpendo le
donne indipendentemente dal loro reddito, classe, razza o etnia.
L’Italia continua ad essere in prima linea
nella difesa dei diritti delle donne e nella lotta alla violenza di genere, per
garantire un’efficace tutela di tali diritti e promuovere quel cambiamento
culturale necessario a favorire maggiore uguaglianza tra donne e uomini.
Decisivo l’impegno italiano nelle campagne internazionali per l’eradicazione
delle mutilazioni genitali femminili e dei matrimoni precoci e forzati, anche
con progetti sul campo finanziati della nostra Cooperazione allo Sviluppo.
Nel corso del 2015 è stato celebrato il
20mo anniversario della storica Conferenza sulle donne di Pechino del 1995 e
l’adozione della Piattaforma d’Azione sull’uguaglianza di genere.
Nel settembre scorso il Presidente Renzi ha
annunciato l’intenzione del Governo italiano di destinare risorse pari a 50
milioni di euro nei prossimi due anni per progetti in favore di donne e
bambine.
L’Italia è uno dei principali sostenitori
dell’inserimento delle donne al centro delle politiche di sviluppo dei prossimi
anni e grazie al nostro impegno l’uguaglianza di genere e la promozione dei
diritti delle donne sono stati inclusi nell’Agenda 2030 per lo sviluppo
sostenibile nell’Obiettivo n. 5 e trasversalmente in tutti gli altri Obiettivi
di Sviluppo Sostenibile.
Il contributo delle donne è fondamentale
anche nelle iniziative per la prevenzione e la risoluzione dei conflitti; lo
scorso 13 ottobre, l’Italia ha co-sponsorizzato la Risoluzione n. 2242 che
istituisce un gruppo informale di esperti su Donne, Pace e Sicurezza
all’interno del Consiglio di Sicurezza.
L’Italia lavora per promuovere una sempre
più ampia adesione alla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e
la lotta contro la violenza delle donne e la violenza domestica, nota come
Convenzione di Istanbul, che rappresenta il trattato internazionale di più
ampia portata per affrontare questa grave forma di violazione dei diritti
umani.
Rapporto G7 sulla Prevenzione della
violenza sessuale nei conflitti
Il rapporto sull’attuazione degli impegni
presi in seno al G8 con la Dichiarazione sulla prevenzione della violenza
sessuale nei conflitti dell’aprile 2013 presenta alcune iniziative chiave
promosse dall’Italia e degli altri Paesi partner del G7 per rafforzare l’azione
di prevenzione e contrasto alla violenza sessuale nei conflitti. Il rapporto è
disponibile in inglese al seguente link
https://www.g7germany.de/Content/EN/Artikel/2015/11_en/2015-11-24-g7-erklaerung_en.html?nn=1282190