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Norvegia. Conferito al giornalista italiano Fabrizio Gatti il Premio Diritti Umani 2014 dell’Università di Oslo.

Alla presenza della Sottosegretario presso l’Ufficio del
Primo Ministro Laila Bokhari responsabile sulle tematiche di integrazione, e
dell’Ambasciatore Giorgio Novello, si è svolta il 27
novembre la cerimonia di conferimento del Premio Diritti Umani 2014 dell’Università
di Oslo a Fabrizio Gatti. Finanziato attraverso il fondo creato nel 1984 da Leo
e Lisl Eitinger, il premio viene assegnato annualmente a persone particolarmente
distintesi per il loro attivo impegno in uno o più settori nel campo dei
diritti umani. Gatti è stato scelto dal comitato – presieduto dalla Direttrice
del Centro Norvegese per i Diritti Umani, Inga Bostad, e composto dal
Presidente della Croce Rossa norvegese, Sven Molleklev, e da altri accademici –
per i suoi articoli ed i suoi libri sul tema dell’immigrazione. Primo fra essi,
il libro “Bilal – il mio viaggio da infiltrato nel mercato dei nuovi schiavi”,
pubblicato in Norvegia nel 2012, che ha reso Fabrizio Gatti molto noto in
questo Paese.

 

Nel corso della cerimonia, che ha avuto luogo nella Sala
delle Feste dell’Università, il Rettore dell’Ateneo, Prof. Ole Petter Ottersen,
ha introdotto il premiato, evocando la sua carriera giornalistica ed il suo
impegno nel denunciare le condizioni di migranti e rifugiati ed il loro
sfruttamento da parte delle organizzazioni criminali e di trafficanti. 
Nella sua prolusione, Gatti
ha ripercorso la vicenda dei migranti, sottolineando quelli che, a suo avviso,
sono stati gli errori compiuti dall’Europa in questi anni, le tragedie che si
ripetono da anni nel Mediterraneo e gli sforzi compiuti per cercare di salvare
vite umane, di contrastare i trafficanti e di intervenire sulle cause profonde
del fenomeno.

FabrizioGatti

 

 

Bilal