Questo sito utilizza cookies tecnici (necessari) e analitici.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookies.

L’EXPO Milano 2015 presentato alla Fiera del Turismo di Oslo   .


L’Esposizione
universale di Milano del 2015 è stata presentata ad un pubblico norvegese ed
internazionale specializzato in occasione di un evento svoltosi sabato 10 gennaio durante la
fiera del turismo di Oslo (Reiselivsmessen).


L’evento é stato organizzato e curato dall’Ambasciata d’Italia ad Oslo, la quale
ha presentato il grande evento milanese come un’ ideale porta di accesso anche
alle attrazioni turistiche del nostro Paese. L’Ambasciatore Giorgio Novello, in
apertura del suo intervento, ha ricordato come l’autorevole quotidiano
norvegese Dagsavisen, nell’edizione di inizio anno, abbia inserito una visita
all’Expo di Milano nella lista delle “dieci cose da fare nell’anno
nuovo”. Ha ricordato la lunga tradizione italiana nel settore, citando
l’Expo di Milano del 1906, tenutosi in coincidenza con l’apertura del collegamento
ferroviario tra Italia e Svizzera attraverso il Sempione; l’Expo di Torino del
1911, per celebrare il cinquantenario dell’unità nazionale, il primo
specificamente dedicato all’industria e al lavoro; l’Esposizione progettata per
il 1942 che non ebbe luogo per motivi bellici ma che lasciò in eredità alla
città di Roma un nuovo e moderno quartiere.

Il
Consigliere Tommaso Andria e il Consigliere Commerciale Giacomo Cosmi hanno
successivamente approfondito sia gli aspetti organizzativi e strutturali della
grande esposizione (illustrandone in particolare la vasta superficie, la
disposizione attorno a due grandi assi definiti cardo e decumano, la presenza
di padiglioni nazionali, di cluster regionali, di esposizioni tematiche), sia
la particolare attenzione dedicata alle idee forza dell’evento stesso:
“nutrire il pianeta – energia per la vita”.

Proprio
in quest’ottica, l’Ambasciatore Novello ha successivamente proposto alcuni
itinerari turistici nella zona di Milano direttamente riconducibili alle
tematiche dell’Expo, quali il “Bosco Verticale” (le due torri gemelle
destinate ad ospitare, oltre ad abitanti umani, anche 800 alberi); la rinnovata
e ritrovata rete di navigazione interna della città, imperniata attorno ai
Navigli; la vigna di Leonardo da Vinci, in procinto di essere richiamata a
nuova vita con un recupero dove la botanica si sposa alla genetica, dopo le
distruzioni dell’ultima guerra mondiale, e che costituisce un esempio unico di
vite storica inserita in un contesto metropolitano moderno; i lavori di sapiente
restauro del Cenacolo vinciano, ubicato letteralmente a pochi passi dalla
stessa vigna.


È
stato ricordata anche la seconda sede espositiva di Expo 2015, al Parco Vega di
Venezia, dedicata specificamente all’acqua. A tale riguardo, si sono
sottolineati gli stretti legami esistenti tra Norvegia ed Italia per quanto
riguarda specificamente il settore dell’alimentazione, che troveranno
auspicabilmente conferma anche visiva in un’esposizione (aperta durante tutti i
sei mesi di durata dell’Expo) dedicata allo stoccafisso importato in Italia
dalla Norvegia e ingrediente principale di tanti piatti tipici della nostra
cucina, dal Veneto alla Campania alla Sicilia. 


Sempre
in connessione con la sede veneziana dell’Expo sono stati ricordati l’orto
botanico di Padova, istituito nel 1545 e come tale il più antico orto botanico
universitario ancora esistente, anch’esso inserito nella lista del patrimonio
mondiale dell’umanità e idealmente direttamente collegato alle tematiche
dell’Expo; nonché gli straordinari restauri degli affreschi mantegneschi della
Cappella Ovetari (sempre a Padova), che hanno ricomposto come in un immenso
puzzle decine di migliaia di frammenti recuperati tra le macerie dei
bombardamenti del 1944.


La
presentazione è stata completata da una carrellata storica offerta
dall’imprenditore ed esperto di storia del cibo Guido Gualandi, dedicata in
particolare ai rapporti tra vino ed esposizioni universali ad iniziare da
quella parigina del 1855 e alla continuità storica della nostra cucina, che
affonda le proprie radici nei secoli e che quindi ben merita di figurare come
una protagonista anche di Expo 2015.

EXPO2015