Si e’ celebrata in Italia, il 10 febbraio, la giornata del Ricordo, che ogni
anno ricorda la tragedia degli Italiani di Istria, Fiume e Dalmazia che
furono costretti a lasciare le loro terre in conseguenza degli eventi della
Seconda Guerra Mondiale, in un contesto radicalmente diverso da quello
dell’Unione Europea di oggi.
Alla cerimonia di
celebrazione ufficiale, tenutasi alla Camera dei Deputati, erano presenti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Presidente del Senato Pietro Grasso, la Presidente della Camera, Laura Boldrini, il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini e il Sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova.
In occasione delle celebrazioni il Presidente Mattarella ha, tra l’altro, dichiarato «per
troppo tempo le sofferenze patite dagli italiani giuliano-dalmati con la
tragedia delle foibe e dell’esodo hanno costituito una pagina strappata nel
libro della nostra storia». Il
Presidente ha aggiunto: «Il Parlamento con decisione largamente condivisa ha
contribuito a sanare una ferita profonda nella memoria e nella coscienza
nazionale. Oggi la comune casa europea permette a popoli diversi di sentirsi
parte di un unico destino di fratellanza e di pace. Un orizzonte di speranza
nel quale non c’è posto per l’estremismo nazionalista, gli odi razziali e le
pulizie etniche»
Nel
secondo dopoguerra, diversi esuli italiani si traferirono anche in Norvegia,
parteciparono attivamente alla vita della comunità e furono attivi anche nella
Associazione Italiani in Norvegia.
Notizia nel sito del Qurininale