Si
è parlato molto di Italia al seminario “The EU as global actor in the Arctic”
tenutosi nella capitale artica norvegese, Tromsø, il 26 ottobre scorso.
Il
seminario, coordinato da Claudia Cinelli, Marie Curie fellow del K.G. Jebsen
Center for the Law of the Sea, ha visto la partecipazione di docenti
universitari degli atenei di Dundee, Leida e Tromsø, di esperti nei settori
satellitare e ambientale, di istituzioni basate a Tromsø.
Nel
suo intervento su “Italy and Norway: a solid partnership, even in the Arctic”,
l‘Ambasciatore Giorgio Novello ha ricordato il significativo contributo
apportato dall’Italia alle politiche comunitarie a favore dell’Artico, sia in
fase di elaborazione che in termini di contributi netti alle varie forme di
sostegno finanziario. Ha poi ricordato l’ampiezza degli scambi commerciali del
nostro Paese con gli Stati membri del Consiglio artico, per poi approfondire
tre aree: il contributo italiano all’esplorazione della regione; il nostro
impegno nel settore scientifico; il ruolo delle nostre imprese.
L’ingegnere
Roberto Cianella del Ministero dello Sviluppo Economico si è ricollegato a
quest’ultimo punto per approfondire in particolare il ruolo del nostro Paese
nel sostenere e nell’attuare una politica di crescita sostenibile per, con e
nella regione artica.
Il
crescente ruolo dell’Unione Europea come attore artico, sia attraverso i
suoi Stati membri specificatamente artici che a livello delle istituzioni
comunitarie, è stato approfondito dai prof. Robin Churchill e Cristophe Hillion
(Dundee e Leida) anche con riferimenti alla giurisprudenza comunitaria. Di
particolare interesse i contributi su Ksat (i servizi di elaborazione dati
satellitari, basata a Tromsø e nelle Svalbard), e su Arctic Frontiers, il grande
evento artico politico-scientifico-economico la cui prossima edizione avrà
luogo sempre a Tromsø nel gennaio 2016.