Si é svolta ieri a Tromsø, “capitale artica della Norvegia”, una cerimonia commemorativa delle spedizioni che, nel 1926 e nel 1928, videro i dirigibili Norge e Italia sorvolare il Polo Nord. Alla commemorazione, presso il monumento eretto nel parco cittadino nel 1978, sono intervenuti l’Ambasciatore Giorgio Novello, il Rettore dell’Università artica Anne Husebekk, il Sindaco Jarle Aarbakke, il Direttore dell’Istituto Polare Jan-Gunnar Winther e la Direttrice del Museo Polare, Lena Aarekol.
Con l’occasione é stato reso omaggio alle 17 persone che perirono nella caduta del Dirigibile Italia e nelle successive operazioni di salvataggio dei superstiti: 10 italiani, 2 norvegesi tra i quali lo stesso Roald Amundsen, 4 francesi e 1 svedese.
L’Ambasciatore Novello ha portato il messaggio di saluto del Sottosegretario Benedetto Della Vedova. Quest’ultimo ha ricordato l’eccellente collaborazione internazionale dell’epoca, sia nelle trasvolate che nelle operazioni di salvataggio. Ha reso omaggio in particolare al sacrificio di Roald Amundsen e dei tre aeronauti italiani (Pierluigi Penzo, Giuseppe Della Gatta e Tullio Crosio) precipitati rientrando in patria dopo settimane di ricerca nell’Artico. Ha ricordato come l’eredità di quei giorni lontani sia vivissima oggi nelle eccellenti relazioni italo-norvegesi ulteriormente cementate dal successo della visita di Stato di Re Harald in aprile.
Da parte loro, la Rettore, il Sindaco e il Direttore dell’Istituto Polare hanno valorizzato la persistente attualità di quei lontani eventi, decisivi per la progressiva scoperta e valorizzazione di un’area di straordinaria importanza sia per i Paesi artici che per il resto del mondo.
L’Ambasciatore Novello ha anche portato i saluti di Antonio Bossone, Sindaco di Lauro, città natale di Umberto Nobile. Ha anche portato un caloroso saluto del Presidente Regionale del Consiglio del Veneto, Roberto Ciambetti, che ha reso omaggio ai caduti italiani nelle operazioni di soccorso (tra i quali appunto Pierluigi Penzo, per questo decorato di medaglia d’argento al valore militare) e ricordato, come simbolo della vicinanza dei due Paesi, la presenza a Venezia del capolavoro dell’architettura norvegese del XX secolo (il padiglione nordico alla Biennale, di Sverre Fehn).
L’Ambasciatore Novello, oltre a colloqui con le autorità accademiche ed amministrative, ha visitato il Fondo Ove Hermansen, che conserva straordinari documenti storici sulle spedizioni di Nobile ed é attualmente custodito all’archivio cittadino.
al centro della foto l’Ambasciatore Giorgio Novello affiancato dalla Rettore dell’Università artica Anne Husebekk e dal Sindaco Jarle Aarbakke, a sinistra il Direttore dell’Istituto Polare Jan-Gunnar Winther e a destra la Direttrice del Museo Polare Lena Aarekol
L’Ambasciatore Giorgio Novello con il Sindaco Jarle Aarbakke
L’Ambasciatore Giorgio Novello e la Rettore dell’Università artica Anne Husebekk
Corona di fiori deposta dall’Ambasciatore e dealla Rettore Husebekk
La Rettore Anne Husebekk durante il suo discorso
Il Sindaco Jarle Aarbakke durante il suo discorso
il Direttore dell’Istituto Polare Jan-Gunnar Winther durante il suo discorso
Dettaglio del Monumento: sotto il carro l’immagine dell’Italia. La scritta, in latino, “il misterioso silenzio della natura risplende con mirabile armonia”
Dettaglio del Monumento: il dirigibile Italia in sorvolo su Milano in rotta verso il Polo
L’Ambasciatore Giorgio Novello e Ivar Stokkeland, direttore della Biblioteca e dell’Archivio dell’Istituto Polare Norvegese, con il Tricolore che sorvolò il Polo Nord nel 1926