L’evento XXI del Roadshow ha offerto un’affascinante presentazione a più voci sulle sfide poste dai cambiamenti climatici con interventi di scienziati italiani, norvegesi e cinesi rappresentanti di vari Istituti ed Enti di ricerca. Il coordinatore scientifico dell’Evento itinerante, Jonathan Rizzi, dell’Università di Oslo, ne ha coordinato la realizzazione e, nella sua introduzione, ha richiamato le prove globali di un cambiamento ormai definitivamente in atto.
Dorotea Iovino e Annalisa Cerchi dell’Euro-Mediterranean Centre on Climate Change , in videoconferenza, hanno approfondito il tema dei cambiamenti climatici nelle regioni polari ed a elevata latitudine. Taoyuan Wei, di Cicero, ha illustrato le politiche ambientali della Repubblica popolare cinese, con particolare riguardo alla lotta contro il riscaldamento globale e all’impegno per sviluppare le energie rinnovabili. Graziella Devoli, del Norges Vassdrags- og Energidirektorat, ha presentato diversi modelli teorici sulle valanghe anche in chiave di prevenzione e gestione del territorio (ad esempio attraverso specifiche “hazard maps”). Lena M. Tallaksen, dell’Università di Oslo, ha presentato il concetto di siccità: non flagello biblico del passato, ma una dura realtà che nell’ultimo decennio ha regolarmente coinvolto il 15% ed oltre del territorio e della popolazione europea.
Brit-Lisa Skjelkvåle, Capo del Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Oslo, ha illustrato la stretta interazione tra scienza pura ed applicazioni concrete. Tema ripreso poi dall’Ambasciatore Giorgio Novello nelle sue conclusioni, nelle quali egli ha richiamato l’intensa collaborazione tra Italia e Norvegia come nazioni tecnologicamente avanzate in settori di punta quali l’aerospazio e appunto la climatologia. Da qui, ha affermato l’Ambasciatore, la volontà di inserire anche scienza e tecnologia nella programmazione dell’Evento itinerante.
da sinistra: Graziella Devoli, Jonathan Rizzi, l’Ambasciatore Giorgio Novello, Lena M. Tallaksen, Brit-Lisa Skjelkvåle e Taoyuan Wei
Jonathan Rizzi nel suo intervento introduttivo