L’Evento itinerante si è accomiatato da Oslo con una doppia serata organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura e dedicata a Luigi Di Ruscio, marchigiano, operaio, scrittore, che visse per decenni ad Oslo e vi morì nel 2011. La sua opera costituisce una delle voci più significative del tardo Novecento ed ha riscosso, tra gli altri, l’approvazione di Calvino, Quasimodo e Fortini.
Giovedì 3 novembre la figura di Luigi Di Ruscio è stata presentata dal prof. Angelo Ferracuti. Quest’ultimo ha illustrato il complesso percorso dell’autore: l’esperienza di vita, la militanza politica, la passione dello scrivere, il rapporto articolato con la Norvegia, l’esperienza di autodidattica, il singolare impasto linguistico.
La prof.ssa Monica Miscali ha, a sua volta, presentato i frutti delle sue approfondite ricerche sull’immigrazione italiana in Norvegia con particolare riguardo al periodo 1945-1975: storia impegnativa, con forti chiaroscuri, nella quale si inserisce appunto anche la vicenda di Luigi Di Ruscio.
Il successivo venerdì 4 novembre è stato proiettato il documentario «La Neve Nera», presentato dal regista Paolo Marzoni, che ne ha poi commentato la realizzazione e le precise scelte stilistiche, imperniate sullo spezzone di dialogo dei vari protagonisti. Tra i partecipanti, il dott. Antonio Trivilino, Presidente dell’Associazione Italiani in Norvegia, di cui Luigi Di Ruscio era membro.
da sinistra: il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura Luca Di Vito, il prof. Angelo Ferracuti, la prof.ssa Monica Miscali, l’Ambasciatore Giorgio Novello e il dott. Antonio Trivilino, Presidente dell’Associazione Italiani in Norvegia
L’Ambasciatore nel corso della sua introduzione
Il prof. Angelo Ferracuti nel corso della sua conferenza
La prof.ssa Monica Miscali nel corso della sua conferenza
Luigi Di Ruscio