Cari connazionali, cari amici,
viviamo giorni difficili, colpiti dall’emergenza connessa alla diffusione del coronavirus. Le nostre vite sono state sconvolte nella loro quotidianità, e il nostro equilibrio è messo a dura prova. Una situazione mai vista prima.
Vorrei darvi alcune informazioni e dati su quello che facciamo in questi giorni in Ambasciata.
Da due settimane siamo stati costretti a ridurre la nostra attività, come molti uffici pubblici in Norvegia, e abbiamo ridotto i servizi all’essenziale, garantendo solo le attività necessarie; lavoriamo a ranghi ridotti (metà dei nostri collaboratori sono in telelavoro) e con orari ridotti – gli uffici chiudono alle 13.00. Pure il nostro Istituto di cultura ha sospeso tutte le attività pubbliche.
La nostra attività principale in questi giorni è di fornire informazioni agli italiani che ci chiamano a telefono o ci inviamo mail. Abbiamo risposto nei giorni scorsi a centinaia di richieste – dall’Italia e dalla Norvegia – sui temi più diversi.
La grande maggioranza delle richieste riguardano il rientro in Italia: allo scoppio dell’epidemia in Norvegia si è verificata una vera e propria fuga, di tanti italiani (soprattutto turisti e studenti) che avevano deciso di ritornare nel nostro Paese.
Ma molte richieste di informazioni riguardano i permessi di soggiorno, l’assistenza medica o semplicemente la voglia di parlare e di essere rassicurati. Ci stiamo dedicando con particolare cura ai detenuti italiani, a coloro che sono gravemente malati o hanno bisogno di medicine particolari.
Insieme con i collaboratori dell’Ambasciata alle centinaia di contatti di questi giorni abbiamo risposto (nei limiti del possibile: anche noi a volte non abbiamo risposte, o nell’incertezza e nell’evoluzione caotica delle situazioni non sappiamo cosa rispondere) prima di tutto creando – fin dai primi giorni della crisi – una pagina sul nostro sito internet con informazioni aggiornate sulla situazione dell’epidemia. La pagina, in italiano e inglese, viene aggiornata quotidianamente e riassume le informazioni più rilevanti.
In questi giorni stiamo lavorando sulla possibile organizzazione di un volo commerciale per permettere il rientro di coloro – per fortuna ormai pochi – che vogliono tornare in Italia. Il Governo italiano sta facilitando l’organizzazione di simili voli da alcuni paesi. Stiamo raccogliendo le richieste di coloro che sono interessati al rientro, e abbiamo proposto un volo che faccia scalo anche a Stoccolma e a Helsinki, raccogliendo gli italiani in Scandinavia. Il volo non è stato ancora autorizzato; la policy del nostro Governo è di incoraggiare gli italiani a tornare nel nostro paese attraverso triangolazioni aeree, utilizzando le rotte che sono ancora disponibili. Da Oslo e da altri aeroporti norvegesi vi sono ancora dei voli disponibili per alcuni aeroporti europei, da dove poi è possibile raggiungere l’Italia. Gli interessati sono invitati ad utilizzare tali voli.
Molti mi chiedono se vi siano italiani contaminati dal coronavirus in Norvegia: l’unico caso di italiano positivo al coronavirus a mia conoscenza si trova nel Trondelag, si tratta di un turista. Siamo in contatto quotidiano con lui e i suoi familiari, per fortuna sta bene ma è ancora in isolamento. Quando sarà guarito potrà tornare in Italia.
Cari tutti,
siamo davanti ad una emergenza che colpisce e modifica le vite di tutti noi. Il fatto di vivere in un paese che non è il nostro, in molti casi rende le cose più difficili.
Dobbiamo mantenere la calma, rispettare le indicazioni delle autorità norvegesi, e sperare che anche con il nostro contributo tutto si risolva presto.
Nel frattempo, noi dell’Ambasciata cerchiamo di fare del nostro meglio! Se avete bisogno di noi, non esitate a contattarci – di preferenza (come potete immaginare) per e-mail.
Ce la faremo.
Alberto Colella