Accordi di cooperazione bilaterali con la Norvegia
- La collaborazione scientifica italo-norvegese conta circa 400 progetti bilaterali, principalmente nei settori dell’energia, dell’alimentazione, dei trasporti e della gestione delle acque (nel contesto del programma europeo Horizon 2020) e circa 500 i ricercatori e scienziati italiani attivi in Norvegia.
- Aprile 2018 – Accordo di cooperazione per la ricerca nei settori della bioeconomia e dell’agroalimentare tra il Consiglio Nazionale delle Ricerche italiano (CNR) e l’Istituto di Ricerca Norvegese per la Bioeconomia (NIBIO).
- Febbraio 2019 – Accordo di collaborazione tra l’Università per stranieri di Siena e l’Università di Bergen. Firma di una Convenzione quadro nell’ambito dell’accordo Erasmus+ per favorire la mobilità internazionale degli studenti dei rispettivi Atenei.
- Accordo di collaborazione tra l’Università di Parma (Dipartimento di Ingegneria e Architettura) e l’Università di Scienza e Tecnologia (NTNU) di Trondheim. E’ operativo dal luglio 2018 un accordo quadro tra il Dipartimento di Ingegneria ed Architettura dell’Università di Parma e la Norwegian University of Science and Technology (NTNU) nei settori della scienza dei metalli e della metallurgia, della chimica e della fisica. L’accordo ha una durata di cinque anni ed ha l’obiettivo di facilitare la cooperazione fra le due Università mediante numerose attività scientifiche e didattiche, tra cui lo scambio di studenti e lo scambio post-laurea per studenti laureati; la mobilità sia dei docenti che del personale; il coinvolgimento in progetti congiunti dell’UE, in attività di ricerca e pubblicazione; la partecipazione a seminari ed incontri accademici; lo scambio di materiale scientifico e di pubblicazioni; la partecipazione a brevi e speciali programmi accademici.
- Nel 2021 è stata raggiunta la firma di un MoU tra l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e l’Agenzia Spaziale Norvegese (NOSA), volto a rafforzare la cooperazione bilaterale nei settori dell’osservazione della Terra, dell’esplorazione dello spazio, gestione del traffico spaziale, nel campo dei piccoli e micro-satelliti e lanciatori e infine nel settore della formazione.
Collaborazione di eccellenza fra Italia e Norvegia al Birkeland Centre for Space Science
Una parte importante della ricerca sulla fisica atmosferica delle alte enegie si svolge sia in Norvegia sia in Italia e tramite una collaborazione di successo fra i due paesi al Birkeland Centre for Space Science (BCSS), un centro di eccellenza norvegese inaugurato nel 2013 con sede centrale presso il Dipartimento di Fisica e Tecnologia dell’Università di Bergen: https://birkeland.uib.no/
Nel 2016 il Dr. Martino Marisaldi ha assunto il ruolo di Professore Associato all’Università di Bergen e di co-leader del gruppo HRT del Birkeland Centre, dopo aver maturato 15 anni di esperienza presso l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), sede di Bologna, dove si è principalmente occupato di rivelatori di alta energia per applicazioni spaziali e dello studio di sorgenti gamma transienti. In particolare, ha contribuito alla progettazione e alla costruzione dello strumento Mini-Calorimetro (MCAL) a bordo del satellite AGILE, una piccola missione dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) dedicata all’esplorazione del cosmo nei raggi X e gamma, lanciata del 2007 e ancora pienamente operativa.
AGILE è uno dei pochi satelliti in grado di rivelare i TGF, e il Prof. Marisaldi ha avuto un ruolo cruciale nel far riconoscere AGILE come una delle missioni di riferimento nel campo a livello internazionale. Al Birkeland Centre, il Prof. Marisaldi continua la collaborazione con il team della missione AGILE finalizzata allo studio dei TGF. Da questa collaborazione sono scaturiti finora cinque pubblicazioni scientifiche in riviste internazionali di alto livello, e contributi fondamentali ad una Tesi di Master e a tre Tesi di Dottorato, sia di studenti italiani sia norvegesi. In particolare, il lavoro di due studenti di dottorato al Birkeland Centre è sfociato nel terzo catalogo dei TGF di AGILE, disponibile per la comunità scientifica e per tutti gli interessati sul sito web dello Space Science Data Center dell’Agenzia Spaziale Italiana.
Il Birkeland Centre condivide anche la responsabilità per la costruzione e l’analisi dei dati scientifici della missione ASIM a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, una missione dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) operativa dal 2018 e dedicata allo studio dei TGF e dei fenomeni transienti luminosi in alta atmosfera. Nell’ambito di un progetto congiunto ASI – INAF, verranno installati una serie di rivelatori di alta energia presso una stazione meteo sugli Appennini, e il team scientifico di questo progetto utilizzerà anche i dati ASIM in collaborazione con il Birkeland Centre. Quindi, la collaborazione in corso fra Norvegia e Italia nel campo della fisica atmosferica delle alte energie è a tutti gli effetti una collaborazione reciproca, con benefici per entrambi i paesi.